Cerimonia di chiusura del campionato provinciale trail running Parma

I conti sono presto fatti. Il campionato è in continua crescita, il numero degli iscritti è aumentato e altre gare “bussano” per entrare nel calendario. La soddisfazione da parte di tutti, enti, associazioni sportive ed atleti è palpabile. L’aria di festa è però smorzata dal ricordo della scomparsa di Giovanni Tramelli, il compagno di corse tragicamente deceduto durante Il Tartufo Trail, per ironia della sorte ultima gara del programma. Da qui lo spunto nel cercare di offrire ancora maggior sicurezza nelle competizioni, garantendo, a costo di offrire qualcosa di meno nel “pacco gara”, un medico rianimatore in più sul percorso. La sfida maggiore che dovranno affrontare le società sarà l’organizzazione di Minitrail per far provare ai bambini l’emozione di correre nella natura, imparando a rispettarla. In questa società sempre più virtuale, far conoscere ai più piccoli un mondo che non si comanda col joystick, sarà un impegno da non sottovalutare.

Quando ero un ragazzino, il bosco dietro casa era il mio campo da gioco dove mi divertivo immedesimandomi in personaggi come David Crocket o Tarzan, e ancora oggi mi sento più sicuro e a mio agio camminando sui sentieri di montagna piuttosto che nel centro di una grande città. È triste sapere che oggi giorno sono molti i bambini che non hanno mai visto da vicino una mucca o una capra. Il grande successo che sta avendo il “fenomeno Trail” in questi anni, va sicuramente ricercato nel bisogno di riprendere contatto con la natura. Spero che ciò venga percepito da tutti noi come un inizio, e non un risultato acquisito e che vi sia la consapevolezza che molto si è fatto ma moltissimo in questo settore si debba ancora fare.

All’orizzonte si intravede già la prima gara del campionato 2013. La speranza è di avere nuovi trailers, di tutte le età nelle file degli appassionati. Vorrei non vedere più rifiuti imbrattare i nostri sentieri. E se magari dai più piccoli non riusciremo ad estrarre un nuovo Kilian ( Jornet Burgada), pazienza. Credo sarebbe comunque una grande impresa far crescere un uomo che in futuro si chini a raccogliere il pezzo di carta che gli è caduto a terra.

Buone corse.

Diego Leandro Dal Cin